La sezione degli SWISS SHORTS di quest’anno è un compendio di cortometraggi prodotti nel nostro Paese lo scorso anno: dallo sperimentale al film documentario, dalla fiction all’animazione. Così come i formati, anche i temi trattati sono molteplici: con quale rapidità un rimprovero al proprio figlio si può trasformare in una reazione generalizzata? Come elaborare una traumatica esperienza di guerra? A queste e a molte altre domande risponde questo assaggio della fiorente produzione di cortometraggi elvetica. Delle scoperte imperdibili!
Isabelle Favez, Svizzera/Francia, 2014, animazione, 6’ (nessun dialogo)
Una giovane donna vive sola con il suo gatto. Mentre la donna desidera il bene di ognuno, il gatto caccia e uccide tutto ciò che passa sul suo cammino. Grazie ai misfatti di quest’ultimo, la donna riuscirà ad avvicinare il suo grande amore, un pugile.
Elena Brotschi, Svizzera, 2014, fiction, 15’ (ted-ing-svizzero-ted/fr)
In luglio, in un campeggio sulle rive di un fiume, Ivan incontra Paolo, il piccolo Jonas incontra Ida, un altro Jonas incontra Sandra e Annina incontra Jonas.
Gerd Gockell, Svizzera/Germania, 2014, animazione, 4’ (nessun dialogo)
Questo film d’animazione sperimentale, attraverso l’uso della pittura astratta, indaga le tensioni fra astrazione e rappresentazione.
Moira Pitteloud, Svizzera, 2014, fiction, 15’ (fr.)
Sami, giovane svizzero-algerino, si presenta a Berna per un impiego in seno al Servizio delle attività informative della Confederazione. I candidati sono tenuti a mantenere il segreto sulla loro partecipazione alla procedura di reclutamento. Ma, una volta tornato a casa, Sami non resiste e condivide con la famiglia la notizia dei suoi inizi promettenti. Le reazioni sono esplosive.
Eileen Hofer, Svizzera, 2014, documentario, (E/f, e)
Nel 2013, 11’600 richiedenti l’asilo, per la maggior parte siriani, entrarono in Bulgaria. Il film illustra il breve incontro della regista con Berivan e suo marito, il tutto girato in meno di un’ora.
Christophe M. Saber, Svizzera, 2014, fiction, 11’ (F)
Una sera, in un piccolo negozio di alimentari, un irritato padre di famiglia perde la pazienza con la figlia disubbidiente. Una cliente scandalizzata esprime la sua disapprovazione. Altri clienti si intromettono, ognuno dice la sua e tutto degenera.
Ursula Meier, Svizzera/Francia/Bosnia-Erzegovina, 2013, fiction, 10’ (Bosn./fr)
Durante un allenamento di calcio, Mujo sbaglia un calcio di rigore. Il pallone vola oltre la porta e sparisce tra le tombe dell’immenso cimitero vicino. Nel cercare il pallone, Mujo si vedrà confrontato con i ricordi degli eventi di guerra della ex-Jugoslavia.